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Giovanni Segantini – mostra d’arte

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Apre la prima esposizione dedicata in Slovacchia a Giovanni Segantini, con opere proveniente dalla Galleria Civica Giovanni Segantini del Comune di Arco, paese natale dell’artista, e dal Museo di Belle Arti di Budapest, con la curatela di Niccolò D’Agati.

Giovanni Segantini, considerato un innovatore della pittura e uno dei più importanti rappresentanti del divisionismo e del simbolismo di fine Ottocento, nasce nel 1858 ad Arco (TN), da una famiglia di umili origini. Dopo la morte prematura della madre, ad appena 7 anni Giovanni viene affidato alle cure della sorellastra Irene a Milano, dove trascorre anni di solitudine prima di cominciare a frequentare l’Accademia di Brera.

Nel 1881 abbandona Milano e con la sua compagna, Luigia Bugatti, si trasferisce in Brianza, dove negli anni successivi la famiglia comincia ad ampliarsi. Nel 1886 si trasferisce di nuovo, spostandosi in Svizzera, dove cerca di mantenere il costoso stile di vita dell’alta borghesia milanese, dilapidando così in breve i propri guadagni. Muore inaspettatamente di peritornite nel 1899, a soli 41 anni, mentre lavorava a un monumentale trittico alpino che rimane sostanzialmente incompiuto.

Il suo primo successo artistico arriva con l’opera Il Coro della Chiesa di Sant’Antonio Abate in Milano (1879). La sua ricerca artistica si concentra però ben presto sullo studio della vita nei piccoli paesi e nelle campagne, sulle giornate dei contadini e dei pastori, sullo stretto rapporto degli uomini con gli animali. Centrali nella sua produzione sono anche i paesaggi alpini, resi con meticolosità arricchita dal contenuto simbolico. In tutte le sue creazioni, la luminosità riveste un ruolo chiave nella resa allegorica delle sue visioni pittoriche.

Le opere di Segantini sono custodite nelle collezioni di alcuni dei musei più prestigiosi del mondo (Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, J. Paul Getty Museum di Los Angeles, Galleria d’Arte Moderna di Milano, Museo di Belle Arti di Budapest, National Museum of Western Art di Tokyo).

L’esposizione al Castello di Bratislava è una delle iniziative di maggior rilievo della XVII edizione del festival italiano in Slovacchia “Dolce Vitaj”.

 

Il godimento della vita sta nel sapere amare, nel fondo di ogni opera buona c’è l’amore”, Giovanni Segantini in una lettera a Vittore Grubicy de Dragon, artista, gallerista e critico d’arte milanese del Divisionismo italiano (1890)

Fotogalleria Jana Krištofovičová

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bratislava
  • In collaborazione con: Castello di Bratislava - Museo Nazionale Slovacco, Galleria Civica G. Segantini di Arco, Museo di Belle Arti di Budapest