Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Elias Nardi Quartet – Concerto

UNO Nardi

Viaggio verso terre lontane. Musica del mondo mediterraneo

Il progetto dell’Elias Nardi Quartet nasce dall’incontro tra percorsi e stili diversi che mettono insieme elementi di musica etnica, jazz e classica.

La loro musica ha un respiro internazionale, una visione ampia, che deriva da viaggi in Medio Oriente (in particolare di Elias Nardi per lo studio dell’Oud) e dai numerosi concerti in Europa, Africa e Asia, con varie formazioni.

Attraverso le sonorità di questo Quartetto si percepiscono il sole, i colori ed i profumi di terre lontane.

L’Elias Nardi Quartet deriva da un’ideale connessione tra culture e tradizioni musicali, attraverso la fusione dei suoni di oud (Liuto arabo, il principe degli strumenti di origine mediorientale) e la viola d’amore a chiavi, (detta anche Nyckelharpa, antico strumento ad arco di origine europea, scomparso nei secoli e sopravvissuto soltanto in Svezia; questo strumento, vista anche la bellezza del suono, è stato riscoperto a livello internazionale negli ultimi decenni). Gli elementi compositivi presenti nelle opere del quartetto abbracciano i generi più disparati, dalle musiche etniche del bacino mediterraneo, fino al nord scandinavo, dalle atmosfere “minimal” (David Sylvian), alla musica antica, tutto questo grazie al sostegno armonico, melodico e ritmico del basso e agli originali suoni delle percussioni.

L’Elias Nardi Quartet con la sua musica narrala storia di un magico incontro tra quattro musicisti, la loro anima e i loro strumenti. E’ un progetto di confine che concepisce culture e suoni come un immenso archivio emozionale, dove il suono riverbera i pensieri immortali dell’uomo.

Elias Nardi, nato in Italia, a Pescia, nel 1979, ha approfondito lo studio dell’Oud (liuto arabo) compiendo numerosi viaggi in tutto il Medioriente. Ha seguito le lezioni del virtuoso palestinese Adel Salameh, formando un personale approccio allo strumento, se pur nel pieno rispetto della tradizione liutistica di quella terra. Contestualmente ha portato avanti i suoi studi di contrabbasso classico e jazz.
Oltre a sviluppare la propria ricerca musicale e compositiva – con i progetti dell’Elias Nardi Group, col quale svolge regolarmente attività concertistica in vari Paesi del mondo, esibendosi in Festival, teatri e live radiofonici per le più importanti reti europee come Radio Rai, RSI Radio Svizzera Italiana e RTBF Radio Télévision Belge Francophone – collabora con Ares Tavolazzi, Daniele Di Bonaventura, Paolo Vinaccia, Gianluca Petrella, Riccardo Tesi e Banditaliana, Claudio Farinone, Fausto Beccalossi, Pino Jodice, Giuliana Soscia e Nazanin Piri-Niri.

Carlo La Manna è musicista, compositore, scrittore e autore teatrale. Inizia a studiare la batteria a sedici anni (perfezionandosi poi in batteria jazz con Giulio Capiozzo, componente storico degli Area), ma ben presto si rivolge al basso elettrico, suonando in varie formazioni rock e jazz, tra cui il gruppo sperimentale del chitarrista Andrea Braido. A partire dal 1988 comincia ad approfondire lo studio del contrabbasso classico e del violoncello. In seguito frequenta i seminari di Umbria Jazz e successivamente si dedica alla composizione di musica ambientale. Ha realizzato numerose registrazioni, come compositore e musicista, spaziando prevalentemente tra la world music, il jazz e la musica etnica, ha scritto brani per danza, teatro e documentari. Ha collaborato e suonato con Sam Rivers, Arvo Pàrt, Philip Glass, Antonella Ruggiero, Mark Harris, Riccardo Tesi, Giovanni Sollima, Daniele Di Bonaventura, Marco Ambrosini, Gianluca Petrella, Roger Ludvigsen, Snorre Bjerck e altri.

Emanuele Le Pera inizia lo studio delle percussioni alla fine degli anni ’90 con Lorenzo Gasperoni e approfondisce poi, nello specifico, le percussioni arabo-ottomane con Abdallah Mohammed, Ibrahim El Minyawi e Walid Hussein e quelle persiane con Mohssen Kasirossafar.

Porta avanti studi sul grande patrimonio musicale del medio-oriente e del mondo arabo, proponendo il repertorio Arabo-Ottomano classico con un personale approccio.

Utilizza percussioni, anche da lui stesso concepite e costruite, in una costante ricerca creativa che lo porta a sperimentare il suono, in tutte le sue sfumature e in diversi generi musicali, dal jazz fino alla musica sperimentale.

Da vari anni collabora con musicisti e danzatrici di livello internazionale.

Didier François è un violinista e nyckelharpista nato a Bruxelles. Negli album che compongono la sua discografia troviamo collaborazioni con Renaud Garcia-Fons (contrabbasso), la rivelazione svedese Ulrika Boden (voce) e Lévon Minassian (musicista che ha suonato anche con Peter Gabriel e Sting). Con il nyckelharpista italiano Marco Ambrosini, ha registrato i 44 duetti per violino di Béla Bartók (trascritti per Nyckelharpa). Con il compositore Howard Shore ha partecipato alla performance live de “Il signore degli anelli”. Il suo repertorio è intriso di influenze eclettiche e fonde improvvisazione con melodie tradizionali, musica classica e jazz.

Elias Nardi Quartet – per la prima volta in Slovacchia:

Elias Nardi | Oud (Liuto Arabo)

Didier François | Viola d’amore a chiavi (Nyckelharpa)

Carlo La Manna | Basso

Emanuele Le Pera | Percussioni

Ingresso libero