Modalità per sponsorizzare le attività dell’IIC di Bratislava
Nell’ambito delle proprie attività di promozione culturale, l’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava realizza ogni anno eventi di elevato profilo istituzionale. A tale scopo, l’Istituto intende avvalersi della sponsorizzazione di soggetti pubblici o privati interessati che, dietro sostegno in denaro e/o collaborazioni professionali, intendano rendere visibile la propria immagine attraverso la pubblicazione del proprio logo sugli inviti o altro materiale promozionale realizzato per l’evento (manifesto, banner, catalogo, newsletter, ecc.).
I soggetti interessati a sponsorizzare l’Istituto sono cortesemente invitati a trasmettere la propria richiesta/proposta al seguente indirizzo email: iicbratislava@esteri.it. La comunicazione dovrà riportare ogni elemento utile per identificare il soggetto, specificando il settore di attività di competenza.
La presente comunicazione non impegna in alcuno modo l’Istituto che si riserva di valutare la proposta.
La sponsorizzazione, a sostegno di uno o più eventi, sarà regolamentata da un apposito accordo stipulato tra l’Istituto Italiano di Cultura e il soggetto che intende finanziare le attività culturali.
Ai sensi del DM 2 Novembre 2017, n. 192, art. 6, c. 2 (“Collaborazioni con i privati”), nel contratto andrà inserita una specifica clausola che consente il recesso per ragioni di politica estera, a semplice richiesta, senza condizioni o limitazioni di sorta, a titolo gratuito e salvo il diritto alla restituzione di anticipazioni di prezzo versate in precedenza ed eccedenti il corrispettivo di prestazioni già rese ed acquisite. Se il contraente non accetta l’inserimento della clausola, il contratto o la convenzione non possono essere conclusi.
Si precisa infine che, in ottemperanza al Codice di comportamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Istituto non può coinvolgere soggetti le cui attività possano costituire fonte di conflitti di interesse, pregiudizio o danno all’immagine – anche potenziali – alle attività istituzionali o che possano rivelarsi contrarie ai principi generali dell’ordinamento.