Aldo Rossi (Milano, 1931-1997) inizia la carriera professionale presso lo studio di Ignazio Gardella nel 1956, passando poi per lo studio di Marco Zanuso. Nel 1963 comincia anche l’attività didattica: prima è assistente di Ludovico Quaroni (1963), presso la scuola di urbanistica di Arezzo, successivamente di Carlo Aymonino, all’Istituto di Architettura di Venezia. Nel 1965 è nominato professore al Politecnico di Milano e l’anno seguente, nel 1966, pubblica “L’architettura della città”, divenuto presto un classico della letteratura del settore.
La sua attività professionale, inizialmente dedicata alla teoria architettonica e ad interventi edilizi, compie un salto di qualità quando Carlo Aymonino gli fa realizzare parte del complesso “Monte Amiata” nel quartiere Gallaratese a Milano. Nel 1971 vince il concorso di progettazione per l’ampliamento del cimitero San Cataldo a Modena, che gli donerà la fama internazionale. “La storia dell’architettura, Architettura contemporanea”, pubblicata 5 anni più tardi da Manfredo Tafuri e Francesco Dal Co, si chiude proprio con il progetto di Aldo Rossi.
Nel 1983 è stato direttore del settore Architettura della Biennale di Venezia.
Aldo Rossi muore a Milano nel 1997 a seguito di un incidente automobilistico.
Rossi è stato uno dei più grandi rinnovatori dell’architettura contemporanea, con la sua poesia metafisica e il culto che professò verso la geometria e la memoria.
Nel 2005, per volontà degli eredi Vera e Fausto Rossi, è stata costituita la Fondazione Aldo Rossi con la finalità di riunire, tutelare e divulgare l'opera dell'Architetto, in tutta la sua complessità, bellezza e ricchezza
Tra le tante opere e progetti di Aldo Rossi si segnalano:
- Bonnefanten Museum, Maastricht (Paesi Bassi), 1995
- Ampliamento dell’aeroporto internazionale di Linate, Milano (Italia), 1993
- Monumento al Presidente della Repubblica S. Pertini, Milano (Italia), 1990
- Complesso alberghiero, Fukuoka (Giappone), 1989
- Teatro Carlo Felice, Genova (Italia), 1989
- Complesso residenziale, Berlino (Germania), 1988
- Teatro del Mondo a Venezia (Italia), 1979
- Cimitero di San Cataldo, Modena (Italia), 1978
L’evento di Bratislava che presenta in particolare dei disegni che vanno dal 1980 al 1997, segue la mostra realizzata su di lui al MAXXI di Roma ed ancora in corso.
Questa è inoltre una delle prime esposizioni organizzate nell’Est Europa focalizzate su questo grande personaggio che è stato il primo italiano a vincere, nel 1990, il prestigioso Premio Pritzker, seguito otto anni dopo da Renzo Piano.
Tra i materiali esposti al Museo Nazionale Slovacco ci sono anche due spettacolari caffettiere di grandi dimensioni, provenienti dal Museo Alessi di Omegna, “La cupola” e “La conica”, tuttora in produzione e molto apprezzate dagli amanti del caffè e del design italiano.
“Aldo Rossi – Disegni e Progetti” è una delle iniziative di maggior rilievo della 14. edizione del festival italiano in Slovacchia “Dolce Vitaj”.