Italia/Francia, 2008, drammatico, 110´, colore; in italiano con i sottotitoli cechi
In Slovacchia distribuisce Film Europe
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino
Fotografia: Luca Bigazzi
Musica: Teho Teardo
Montaggio: Cristiano Travaglioli
Produttore: Francesca Cima, Nicola Giuliano, Andrea Occhipinti, Maurizio Cappolecchia, Fabio Conversi, produttore associato Stefano Bonfanti
Produzione: Indigo Film, Lucky Red, Parco Film, Babe Films, Sky Italia, con il contributo del MiBACT, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte
Cast: Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Piera Degli Esposti, Giulio Bosetti, Paolo Graziosi, Flavio Bucci, Carlo Buccirosso, Giorgio Colangeli, Alberto Cracco, Lorenzo Gioielli, Gianfelice Imparato, Massimo Popolizio, Aldo Ralli, Giovanni Vettorazzo, Fanny Ardant, Daniela Mozzato, Antonello Puglisi, Gabriele Guerra
Premi e festival: Academy Awards 2010: Nomination per il trucco (Aldo Signoretti e Vittorio Sodano), Belgrade International Film Festival 2009: Premio Fipresci Miglior Film (Ex Aequo), David di Donatello 2009: Miglior Fotografia (Luca Bigazzi); Miglior Attore (Toni Servillo); Miglior Attrice non Protagonista (Piera Degli Esposti); Migliore Musica (Teho Teardo); Miglior Acconciatore (Aldo Signorotti); Miglior Truccatore (Vittorio Sodano); Migliori Effetti Speciali Visivi, Dublin International Film Festival 2009: Premio Miglior Regista, Globi d’Oro 2009: Migliore Sceneggiatura, Festival de Cannes 2008: Premio della Giuria; Premio per i Valori Tecnici – Prix Vulcain a Luca Bigazzi e Angelo Raguseo, Festival de Cine Europeo de Sevilla 2008: Premio Eurimages, Festival del Cinema Italiano di Ajaccio 2008: Premio Miglior Attore (Toni Servillo)
A Roma, all’alba, quando tutti dormono, c’è un uomo che non dorme. Quell’uomo si chiama Giulio Andreotti. Non dorme perché deve lavorare, scrivere libri, fare vita mondana e, in ultima analisi, pregare. Pacato, sornione, imperscrutabile, Andreotti è il potere in Italia da quattro decenni. Agli inizi degli anni novanta, senza arroganza e senza umiltà, immobile e sussurrante, ambiguo e rassicurante, avanza inarrestabile verso il settimo mandato come Presidente del Consiglio. Alla soglia dei settant’anni, Andreotti è un gerontocrate che non teme nessuno e non sa cosa sia il timore reverenziale. La sua contentezza è asciutta ed impalpabile. La sua contentezza è il potere. Col quale vive in simbiosi. Un potere come piace a lui, fermo ed immutabile da sempre. Dove tutto, battaglie elettorali, stragi terroristiche, accuse infamanti, gli scivola addosso negli anni senza lasciare traccia. Lui resta insensibile ed uguale a se stesso di fronte a tutto. Fino a quando il contropotere più forte di questo paese, la Mafia, decide di dichiarargli guerra. Allora le cose cambiano. Anche, forse, per l’enigmatico Andreotti. Ma, questa è la domanda, cambiano le cose oppure è un’apparenza?
La rassegna si svolge in collaborazione con Film Europe, Cineteca Nazionale Slovacca, Associazione dei Cineclub slovacchi, Kino Lumière