Curatore: Lýdia Pribišová
Il progetto delle artiste Francesca Grossi e Vera Maglioni, dal titolo Madre bestia, indaga sulla maternità in generale, sulla cura materna e sul suo potenziale di trasformazione. Al centro dell’iniziativa c’è la figura di una madre dalle qualità selvagge, istintive che protegge i suoi figli e che diventa una figura spaventosa durante questo atto. Il processo di trasformazione, in cui la madre acquisisce tratti terrificanti, per proteggere il figlio, da sempre fa parte dell’immaginario umano, questo anche grazie alle fiabe che raffigurano tale processo. L’iconografia della maternità come qualcosa di spaventoso deriva da un immaginario suggestivo, dalle rappresentazioni preistoriche, in cui il corpo femminile coincide con gli elementi animali e vegetali, fino ad arrivare alle visioni della moderna fantascienza, in cui un essere extraterrestre può coesistere nel corpo di una madre terrestre.
La trasformazione di una donna in madre, generata dal bisogno di accudire, porta all’idea che la vicinanza tra le persone porta ad una negoziazione dell’identità e che tale negoziazione rende possibile cambiare la visione della percezione dell’altro. La dualità del corpo si manifesta attraverso la figura della madre animale, portando alla luce gli aspetti mostruosi che sono in opposizione con i predominanti concetti di donna accettati dalla società. Qui emergono diversi tabù e contrasti, così come delle possibilità poetiche, che offrono varie prospettive sul ruolo delle donne nella società. Nella situazione attuale, in un momento in cui, a causa della pandemia, i bambini e i loro genitori devono rinunciare a molti dei loro bisogni e passano insieme più tempo del solito, è tanto importante rafforzare la capacità di formare legami forti, di sostegno reciproco, per vivere nel migliore modo la comune vicinanza. Si tratta quindi di creare strumenti per affrontare nuove criticità.
Al centro della mostra bratislavese sta anche la storia “Occupazioni: il dialogo perpetuo”, creata dalle due artiste, passo dopo passo, durante incontri e workshop di gruppi di madri e figli a Roma, Novi Sad e altrove.
Il duo di artiste Grossi-Maglioni (Francesca Grossi e Vera Maglioni, *1982, Roma) ha iniziato a collaborare insieme nel 2006. Lavorano con i principi della performance, del teatro, del coinvolgimento, realizzano delle installazioni site specific, laboratori creativi. Partono dalla conoscenza dell’antropologia, dagli studi di genere, ma anche dagli elementi presi in prestito dalla cultura Pop come la fantascienza, il cabaret, ecc. Ultimamente si concentrano sui progetti educativi, interagendo con il pubblico dei bambini ed i loro genitori. Al Kunsthalle Lab di Bratislava preparano un’istallazione site specific e un laboratorio creativo per le mamme con bambini.