Performance-mostra
Idea, regia e scenadi Filippo Andreatta
Curatrice Giulia Ferraci
Con la performance Rompere il Ghiaccio, Filippo Andreatta esplora il legame fra paesaggio, elementi naturali e condizione umana. Il suo sguardo “ecologico” si concentra sul ghiacciaio Grafferner, linea di demarcazione tra Italia e Austria, confine mobile in lento mutamento per via del cambiamento climatico e del graduale scioglimento dei ghiacci.
Con rimandi al paesaggio e alle tradizioni delle valli alpine, Andreatta ripercorre la storia d’amore tra i suoi nonni Elsa ed Enrico, separati dall’isolamento del confino fascista, e affiancandola simbolicamente allo scioglimento del Grafferner mette in luce la natura labile ed evanescente di ogni idea di confine e di separazione.
Filippo Andreatta, regista teatrale, artista e curatore, ha fondato nel 2008 lo studio di ricerca OHT [Office for a Human Theatre].
OHT ha collaborato nel corso degli anni con Fondazione Haydn, NYC Artists Salon, Romaeuropa festival, Triennale Teatro Milano, The Josef and Anni Albers Foundation, Whitechapel Gallery Londra, l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo di Roma.
Per la sua eccellenza artistica OHT ha ricevuto i premi Nuove Sensibilità per giovani registi teatrali (2008), Movin’Up per giovani artisti (2016 e 2017), OPER.A 20.21 Fringe (2017) e una nomina come Miglior Allestimento Scenico ai premi UBU (2018).