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Roberto Latini – Cantico dei Cantici

Latini

Spettacolo teatrale – Compagnia Fortebraccio Teatro di Bologna

nell´ambito del Festival Internazionale Eurokontext

Un poema antico, ripreso dalla Bibbia, nella versione moderna di Roberto Latini che affronta uno dei testi più intimamente poetici e suggestivi delle Sacre Scritture, attribuito secondo alcune fonti addirittura a Re Salomone.

Adattamento e regia: Roberto Latini

Musiche e suoni: Gianluca Misiti

Luci e tecnica: Max Mugnai

durata: 60′

Il testo, una sorta di canto nuziale profondamente laico, con discendenze letterarie provenienti dalla Mesopotamia, è diviso in otto capitoli (un prologo, cinque poemi d’amore e due appendici), in forma di dialogo tra un uomo e una donna, Salomone e Sulammita. Ma in realtà trascende tutto questo, concentrandosi sull’origine divina dell’amore; secondo le varie interpretazioni, quelle di origine religiosa, che si realizzano nell’amore tra Gesù e la Chiesa e nell’amore di Dio per il popolo d’Israele.
Anche lo spettacolo della Compagnia Fortebraccio Teatro di Bologna intende trascendere tutto ciò, concentrandosi sul valore intrinseco, potentissimo e poetico delle parole che il testo riverbera in sé.

Lo spazio scenico è dominato da una postazione radiofonica; qui il protagonista, Roberto Latini, una sorta di barbone, vestito in maniera stravagante, con un cappotto viola, generosa parrucca sulla testa, quasi a coprirgli il viso, dorme su una panchina.

Latini come un presentatore della radio parla nel microfono, come per diffondere le proprie parole nell’etere (“on air” ci ricorda la scritta luminosa), alternandole con l’ascolto della musica. Oltre a questo telefona ad un interlocutore che, ostinatamente, non risponde.

Sono parole meravigliose quelle che volano nell’etere, intrise di sapori, odori e profumi che si fanno carne, in un mondo onirico in cui tutti i sensi dello spettatore, attraverso la voce, vengono sollecitati in una vera e propria ode d’amore all’universo.

Roberto Latini (direzione artistica)

Attore, autore e regista, si è formato a Roma presso Il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Tra gli altri, ha ricevuto il Premio Sipario nell’edizione 2011, il Premio Ubu 2014 come Miglior Attore e il Premio della Critica 2015. Direttore del Teatro San Martino di Bologna dal 2007 alla primavera del 2012, è il fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro. Ha ricevuto il Premio Ubu 2017 come Miglior Attore o Performer per lo spettacolo Cantico dei Cantici.

Gianluca Misiti (musica e suono)

Musicista e compositore, lavora per il cinema e per il teatro. All’inizio della sua carriera lavora nell’ambito della musica leggera italiana suonando ed incidendo come tastierista per numerosi artisti tra cui: Max Gazze’, Paola Turci  ma soprattutto Daniele Silvestri. Ha ricevuto nel 2015 il premio speciale Telesio D’Argento al Festival “La Primavera del Cinema Italiano” per la colonna sonora del film di Edoardo Leo Noi e la Giulia. Nel 2013 è in nomination ai David di Donatello nella sezione “Migliore canzone originale” per il film “Buongiorno papà” sempre di Edoardo Leo (Mittelcinemafest Bratislava 2013). Ha ricevuto il Premio Ubu 2015 nella categoria Miglior progetto sonoro o musiche originali per lo spettacolo di Roberto Latini I giganti della montagna, e di nuovo il Premio Ubu 2017 nella stessa categoria per lo spettacolo Cantico dei Cantici.

Max Mugnai (luci e tecnica)

Inizia a lavorare nell’ambito teatrale nel 1991 come tecnico luci al Teatro di via Speroni (Roma). Dal 1995 ad oggi collabora con l’attrice regista Ilaria Drago. Dal 1998 al 2001 è stato tecnico di Maurizio Viani nella compagnia di Leo de Berardinis. Ha collaborato con diverse compagnie di teatro e danza del panorama italiano, tra cui Le Belle Bandiere, Sistemi Dinamici Altamente Instabili, Diablogues, Marco Manchisi, Farneto Teatro. Ha firmato le luci de L’onorevole (2015) e di Assassina (2017) per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bratislava
  • In collaborazione con: Teatro Nazionale Slovacco