Nell’ambito della rassegna cinematografica “Pasolini: Amore e Rabbia”
1970, 106 min. In italiano, sottotitoli in slovacco
Dieci racconti tratti dall’omonima raccolta di novelle del Boccaccio e 10 episodi più brevi creati da aspri capovolgimenti emozionali, dalla felicità alla sofferenza, a cui corrispondono le differenti tonalità dei colori. Il dialetto napoletano, così come il disinvolto lavoro della fotografia e il montaggio volontariamente grossolano, rendono un effetto primitivo, frammentario, di incompiutezza dell’opera d’arte. A tal proposito Pasolini, nei panni di un allievo di Giotto che trascorre la maggior parte del film nel ruolo di osservatore dichiara: “Perché realizzare un’opera se è così bello sognarla?”