Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

IL SIGNORE DELLE FORMICHE, r. G. Amelio (Mittelcinemafest 2022)

IL SIGNORE DELLE FORMICHE

regia: Gianni Amelio, Italia, 2022, 130′, in lingua originale con sottotitoli in slovacco e in inglese

cast: Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco, Leonardo Maltese e altri
sceneggiatura: Federico Fava
fotografia: Luan Amelio Ujkaj
montaggio: Simona Paggi
scenografia: Marta Maffucci
costumi: Valentina Monticelli
musica: Nicola Piovani
vendite estere: The Match Factory [Germania]

premi e festival: Busan International Film Festival 2022: Icons / Chicago International Film Festival 2022: Spotlight / La Biennale di Venezia 2022: Venezia 79 – Premio Brian, NuovoImaie Talent Award (Leonardo Maltese) / ST. ALi Italian Film Festival – Australia 2022: Special Presentations

Sul finire degli anni 60 si celebrò a Roma un processo che fece scalpore. Il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti venne condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver manipolato e sottomesso alla propria volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico”. Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale. Ma in realtà era servito per mettere sotto accusa i “diversi” di ogni genere, i fuorilegge della norma. Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci dove, accanto all’imputato, prendono corpo i familiari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.

NOTE DI REGIA: Un film sulla violenza e l’ottusità della discriminazione. L’amore sottomesso al conformismo e alla malafede. Uno spaccato della provincia italiana nei cruciali anni Sessanta, quando il benessere economico non andò di pari passo con l’intelligenza delle cose, con l’apertura dei sentimenti. La famiglia come luogo chiuso, dove i contrasti tra le generazioni restano accesi e conflittuali. Già la vicenda così com’è accaduta mostra aspetti inquietanti a oltre mezzo secolo di distanza. Lo spettatore si potrà domandare: come è stato possibile, come è potuto succedere? Anche se in apparenza oggi non ci si scandalizza più di niente, l’odissea del ‘signore delle formiche’ è di quelle che sanno di inquisizione, e ne abbiamo le prove ogni giorno. Perché nella sostanza non è cambiato molto. Dietro una facciata permissiva, i pregiudizi esistono e resistono ancora, generando odio e disprezzo per ogni ‘irregolare’. Ma non è più tempo di subire né di tollerare nessuna forma di sopruso verso gli individui meno protetti. E questo film vuole infondere il coraggio di ribellarsi.

Il film verrà proiettato anche nell’ambito della rassegna dello Slovak queer festival, martedì 29 novembre alle ore 17.45 presso il cinema Mladost di Bratislava.

TRAILER

biglietti

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bratislava
  • In collaborazione con: Cinecittà, Kino Mladosť