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Ritorna il Cinvevitaj: CARAVAGGIO

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Caravaggio: The Soul and the Blood (r. Jesus Garces Lambert, Taliansko, 2018, 90′)

Un viaggio emozionante attraverso la vita, le opere e i tormenti di Caravaggio, artista geniale contraddittorio, che più di ogni altro ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, generando opere sublimi. “Caravaggio – L’Anima e il Sangue” è un excursus narrativo e visivo attraverso i luoghi in cui l’artista ha vissuto e quelli che ancora oggi custodiscono alcune tra le sue opere più note: Milano, Firenze, Roma, Napoli e Malta.

Il documentario racconta i diversi passaggi della vita breve e intesa del Merisi. Il viaggio è un tema importante: il Caravaggio, sia per le commissioni da parte dei mecenati, che per scappare da una condanna e l’altra, gira l’Italia, da Milano e Roma, città che lo consacra maestro e pittore di fama grazie a due importanti realizzazioni: la Cappella Contarelli e la Cappella Cerasi, capolavori in chiese barocche. Poi Napoli, la città più in aderenza con i gusti e lo stile di vita dell’artista: affascinante, caotica, colta, colorata; e poi a Malta, dove viene prima egregiamente accolto e poi arrestato e poi, ancora, a Napoli, suo rifugio.

Quello che la produzione metterà in luce sarà la posizione del maestro, la sua “doppia faccia” che descrive, da un lato, un uomo solitario, chiuso, dai modi bruschi, privi di affettazione e gentilezza, dall’altro una personalità “di mondo”, perfettamente inserita nella hight society del suo tempo, amico e collaboratore di personalità illustri del mondo ecclesiastico, come i cardinali Federico Borromeo e Del Monte, e della nobiltà romana del tempo, dai Borghese ai Mattei. La cosa interessante è come Caravaggio sia stato, nello stesso tempo, un uomo profondamente inserito nell’alta vita sociale, fino a vedersi conferire alte cariche, come ad esempio quella di Cavaliere di Malta – titolo che gli venne tolto quando, rimasto coinvolto in un oscuro scontro, forse una rissa, fu bollato come “persona putrida e fetida”- e nello stesso tempo un frequentatore di taverne, prostitute, giochi d’azzardo. Il nostro film cercherà di mettere in luce questa incredibilie contraddizione che ha nutrito la sua arte immensa.

“Penso non ci sia niente nelle tenebre e che ci sia tutto nella luce. Scelgo la luce”. Così si va a chiudere il documentario su Caravaggio. Un artista noto per la sua bravura nel raffigurazione degli scuri, delle ombre e del chiaro.

In versione inglese con sottotitoli in ceco.

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